Struttura

Internamente il Poliambulatorio si sviluppa su un'area di circa 150 m2, ingresso, reception, sala d'attesa e ampi servizi igienici a norma formano l'area a disposizione del pubblico.
L'area operativa dispone di ufficio, 2 sale operative odontoiatriche, una sala visita polifunzionale ed uno spazio centrale dedicato ad accogliere un'ampia sala di sterilizzazione.
La presenza di impiantistica odontoiatrica a norma rende possibile l'effettuazione di piccoli interventi chirurgici ambulatoriali anche per le altre specialità presenti all'interno della struttura.
L'accesso direttamente dal piano stradale consente l'abbattimento totale di ogni barriera architettonica.

Sala di Sterilizzazione

L'organizzazione strutturale interna si sviluppa attorno alla sala di sterilizzazione, cuore organizzativo per la sicurezza dei pazienti e degli operatori. A questo locale, contrariamente a quanto accade solitamente all'interno di altre strutture, dove, per carenze di spazi interni, viene relegato in piccoli cavedi, è stata data una notevole importanza, le ampie vetrate permettono di valutare apertamente tutte le fasi del ciclo di trattamento e sterilizzazione dello strumentario clinico e chirurgico.
Si è scelto di conferire alle procedure di sterilizzazione la tipica connotazione delle sale operatorie adottando, per i processo di trattamento dello strumentario, il protocollo con percorso "in avanti".
Lo strumento arriva nella sala nella zona "rossa"; qui i vassoi vengono smontati pezzo per pezzo, i materiali monouso vengono eliminati, i tessuti organici potenzialmente infetti vengono gettati nei contenitori per i rifiuti speciali, i ferri contaminati vengono dirottati immediatamente nelle vasche di accoglienza ed immersi in un bagno di liquidi enzimatici, di seguito, la disgregazione delle componenti biologiche e dei biofilm viene incrementata dall'utilizzo di vasche ad ultrasuoni. Il passaggio successivo è lo spazzolamento per l'allontanamento fisico dei detriti dalle superfici contaminate, dopodichè lo strumento pulito ed asciugato passa nella zona di imbustamento dove viene confezionato in apposite buste e catalogato con data, ora e codice dell'operatore che ha eseguito l'operazione. Infine avviene il passaggio in autoclave dove, un ciclo a 134ºC e a 2 bar di pressione, ha l'obiettivo di creare buste a contenuto sterile che possono venire, in questo modo, stoccate e conservate per 30 giorni.
Un potente aspiratore posto a soffitto all'inizio del percorso ha lo scopo di creare all'interno della sala di sterilizzazione una depressione che genera un flusso d'aria dall'esterno all'interno ed evita la diffusione negli altri ambienti degli aerosol che si producono in fase di lavorazione dei ferri.

Richiami periodici

Tutta la moderna medicina, negli ultimi decenni, ha abbracciato il concetto di "prevenzione" tramite il quale si prefigge di intercettare e segnalare le cause correlate alle patologie e, quando queste si instaurano, effettuare una diagnosi precoce per porre in atto le terapie atte a limitare il danno finchè questo è contenuto.
Per questa ragione abbiamo da anni istituito un programma di richiamo automatico in cui, a scadenze perfissate, si contattano telefonicamente i pazienti ricordando l'opportunità di una visita di controllo e della seduta di igiene programmata con le Dott.sse Marina Falasca, Veronica Indelicato e Francesca Babich. Tale contatto non è vincolante ed il paziente può, in piena libertà, decidere di procrastinare il controllo. Questa attività viene erogata come servizio aggiuntivo ai pazienti dello studio e, pur comportando un notevole sforzo organizzativo per la struttura (oltre 3000 telefonate nell'arco dell'anno), conferisce senz'altro molti risultati tra cui:

  • drastica riduzione delle patologie parodontali
  • allungamento della vita degli elementi dentari
  • possibilità di riabilitare con protesi fisse laddove non è possibile l'utilizzo di impianti a causa della scarsa quantità di osso
  • importante azione cosmetica
  • forte riduzione o risoluzione dell'alitosi

In caso di malattia parodontale avanzata è possibile ripristinare la salute delle arcate dentarie con piccoli interventi di chirurgia parodontale, effettuati presso la nostra struttura, dalla Dott.ssa Elena Maggiore

Sedazione Cosciente

Recentemente è stata introdotta l'apparecchiatura per la sedazione cosciente.
Tale tecnica si rivolge a tutti i pazienti sulla base del fatto che la maggior parte di essi, quando si reca dal dentista, ha paura o per lo meno prova un senso d'ansia, angoscia ed agitazione che lo porta a vivere la seduta come qualcosa di negativo, ad allungare la percezione dei tempi operatori e a vivere con ansia anticipatoria l'appuntamento successivo.

Questa tecnica, in voga negli Stati Uniti da moltissimi anni e pertanto molto collaudata, prevede l'effettuazione della seduta operativa con l'ausilio di una mascherina che viene fissata al naso del paziente e che produce una miscela di Ossigeno e Protossido d'Azoto (O2-N2O). Tale sostanza, nota anche come gas esilarante per la capacità di sviluppare una lieve euforia, induce al paziente una piacevole sensazione di rilassamento psichico e fisico, tuttavia, senza pregiudicare la possibilità di collaborazione attiva. Tutto questo si traduce in ampi vantaggi sia per il paziente sia per l'operatore.
L'effetto ottenuto è quello dell'allontanamento dell'ansia e di una miglior accettazione della seduta, oltre che di una drastica riduzione della sensibilità gengivale e del riflesso del vomito.
Il vantaggio, rispetto al trattamento farmacologico con Benzodiazepine (Valium®) o con altri farmaci di potenza superiore (Diprivan®) che richiedono la presenza in studio dell'Anestesista, è quello della rapida risoluzione dell'effetto una volta terminata la seduta e tolto il gas. Il paziente, nel giro di pochi minuti è assolutamente in grado di alzarsi, camminare e guidare senza il vincolo di dover essere accompagnato da terze persone. Nessuna controindicazione è presente all'utilizzo della sedazione cosciente, ma un'accurata anamnesi medica è comunque d'obbligo.

Protezioni Sportive

Secondo l'American Dental Association l'uso di protezioni dentali evita negli Stati Uniti ogni anno oltre 200.000 infortuni nell'area orale. Si tratta di un numero impressionante, ma la National Youth Sports Foundation stima che negli Stati Uniti ogni anno vadano persi più 5 milioni di denti nel corso di attività sportive. Secondo lo studio del Dr. Raymond Flanders, risalente al 1995, si rileva che nel football americano, in cui l'uso di protezioni dentali è obbligatorio, solo lo 0,7% delle lesioni sono riferite alla zona orale, mentre nel basket, in cui non si portano protezioni dentali, il 34% di tutte le lesioni riguardano denti e la cavità orale.
E' in ogni caso sicuro che nei bambini, adolescenti e adulti, lesioni all'apparato dentale possono essere nettamente ridotte dall'uso di protezioni dentali realizzate individualmente. Una considerazione socioeconomica: secondo il Dr. Ray Padilla i costi di riabilitazione per un dente avulso sono 20 volte superiori al costo della prevenzione attuata con una protezione dentale individuale realizzata professionalmente. Non tutte le protezioni dentali sono uguali! Se si paragonano protezioni dentali individuali realizzate da dentisti con i tipi cosidetti Boil & Bite ("scalda e mordi") si notano differenze significative. La protezione PLAY SAFE si adatta esattamente all'arcata dentaria, non si muove, consente di respirare liberamente e, dopo un breve periodo di abitudine, di parlare normalmente. Le protezioni Boil & Bite non sono precise, si muovono compromettendo il confort d'uso, e influiscono negativamente sulle prestazioni dell'atleta. Nel Simposio Internazionale sui Biometalli (1993) il Dr. J. Park ha spiegato che le protezioni Boil & Bite subiscono una forte riduzione dello spessore in fase di adattamento, dando una falsa sensazione di protezione.
Grazie al perfetto posizionamento e alla precisione, la protezione dentale PLAY SAFE individuale ha la durata di 10 volte superiore ad una protezione Boil & Bite. Queste ultime, a causa degli spostamenti, sono soggette ad un carico masticatorio molto più elevato. Inventata nel 1982 in Inghilterra, PLAY SAFE è diventata rapidamente la protezione individuale scelta maggiormente dagli atleti in Europa, Autralia e negli Stati Uniti. Nel 1985 le protezioni PLAY SAFE sono state testate e raccomandate dall'Australian Institute of Sport.

Esistono 4 varianti PLAY SAFE, la protezione dentale sicura per tutti gli sport:

  • PLAY SAFE HEAVY PRO, a 3 strati, consigliato per Hockey su ghiacchio, Polo, Squash, Hockey su prato, Rugby, Kick Boxe, Rollerblade, Karate; sport di contatto a livello competitivo, sport che comportano l'uso di racchette o bastoni.
  • PLAY SAFE HEAVY, a 2 strati più 3 liste di distribuzione, per Box,e Rollerblade, Karate, Rugby, Baseball, Sci, Skateboard, Football; sport di contatto a livello competitivo, sport che comportanto l'uso di racchette o bastoni.
  • PLAY SAFE MEDIUM, a 2 strati, per Boxe, Ciclismo, Basket, Calcio, Judo, Lotta, Equitazione, Pallanuoto, Palla a mano, Motocross; sport in cui sono da prevedere urti con superfici.
  • PLAY SAFE LIGHT, a 2 strati, per Boxe, Ciclismo, Basket, Calcio, Judo, Lotta, Equitazione, Pallanuoto, Palla a mano, Motocross; in caso di spazi orali ridotti. I bambini, che ad esempio giocano ad Hockey, possono usare una versione Light con uno strato intermedio duro. Sport che prevedono l'uso di caschi che proteggono l'area centrale del viso.

Campagna prevenzione del melanoma

L'invecchiamento cutaneo fisiologico è accelerato ed accentuato dall'esposizione al sole il quale rappresenta una condizione predisponente allo sviluppo dei tumori cutanei. E' infatti noto che gli ultravioletti rappresentano un fattore determinante per l'induzione alla formazione di tumori cutanei e l'abbronzatura rappresenta una risposta al danno sul DNA cellulare provocato dagli ultravioletti. In questo contesto l'impiego di filtri solari ad alto indice protettivo è un provvedimento che viene raccomandato in ogni caso dalla maggioranza dei pediatri, anche se esistono discrepanze rispetto al loro impiego ottimale e al loro uso ripetuto.
Se si considera che il melanoma ha un'incidenza in aumento negli ultimi anni soprattutto a causa della maggiore abitudine ad esposizioni protratte al sole potrebbe essere un tumore prevenibile con l'uso regolare di creme solari mediante l'applicazione quotidiana alla testa, al collo, braccia e mani. L'uso regolare della protezione solare dovrebbe diventare d'abitudine nei soggetti ad alto rischio (pelle chiara, lentiggini, tendenza alle scottature, familiarità ecc.), negli adulti molto esposti e nei bambini.
Tuttavia, una strategia mirata alla riduzione dell'incidenza dei tumori cutanei non può essere limitata solamente all'indicazione di un utilizzo regolare della protezione solare.
I fattori da considerare sono i seguenti:

SOGGETTI A RISCHIO

  • I bambini fino a 15 anni
  • I soggetti con carnagione chiara, capelli biondi o rossi, occhi chiari
  • Pazienti con un numero di nevi superiore a 10
  • Coloro i quali ricordino episodi di scottature solari e abbiano numerose lentigo solari sulla pelle

IGIENE SOLARE
  • Evitare l'esposizione eccessiva ai raggi solari ed ultravioletti
  • Usare una crema solare ad alta protezione o la maglietta in caso di "necessaria" esposizione
  • Evitare l'esposizione nelle ore più calde della giornata

PREVENZIONE SECONDARIA (Diagnosi precoce)

  • Autoesame dei nevi (almeno ogni sei mesi) osservando le regole dell'ABCDE (Assimmetria, Bordi, Colore, Dimensioni, Evoluzione)
  • Controllo periodico dei nevi (almeno una volta l'anno) presso un ambulatorio specializzato, Dott.ssa Claudia Gianni
  • Follow-up delle lesioni a rischio con visite specialistiche ad intervalli di tre/sei mesi per studiare l'evoluzione della lesione
  • Intervento chirurgico in anestesia locale nei casi fortemente sospetti in centri specializzati, per consentire una corretta diagnosi istopatologica

LA DIAGNOSI PRECOCE SI ASSOCIA AD UNA SOPRAVVIVENZA DEL 99%